CONTRO LA CALUNNIA? I FATTI
Cosa fare contro la calunnia, il pettegolezzo? La saggezza orientale dice che "più di mille parole vale un fatto". In effetti la calunnia, il pettegolezzo si basano sulla maldicenza ovvero sul "dire male" ed entrambi si basano sul "niente", sul falso, sull'inesistente. Il "fatto", i "fatti" invece sono reali e si basano su quello che si vede e non su quel che si dice. I calunniatori dicono di una persona, ad esempio, che è "bassa e grassa" ma quando si vede che è "alta e magra" vengono sbugiardati. Forse conviene, quindi, reagire ai calunniatori con i fatti. Su la testa e per la propria strada allora! Attenzione però perché la lingua dei calunniatori può essere velenosa come quella di una serpe. Ne sanno qualcosa, purtroppo, persone che non sono più in vita vittime della maldicenza. In Italia Mia Martini e nel mondo Lady Diana. Esempi di vittime della calunnia che punte dal veleno delle "serpi" sono morte chi sola, chi un inquietante incidente. Forse lasciate troppo sole? Forse. Ma è la stessa solitudine che in questi giorni probabilmente hanno vissuto e stanno vivendo i coniugi Giusto lasciati soli in una battaglia che richiede coraggio, quel coraggio che anche tanti genitori italiani affidatari come loro non hanno avuto, il coraggio che è mancato anche all'istituzione più attenta alla regola che alla sua eccezione in virtù di una responsabilità, quella della dignità di una bimba, che è sacra. Contro le calunnie ci vogliono i "fatti" ma anche tanta, tanta solidarietà!
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