lunedì 16 ottobre 2006

DEPUTATI DROGATI? IL CONCETTO DI NORMALITA'

A me piace il giornalismo d'inchiesta. Un lavoro difficile, talvolta anche pericoloso ma utile alla collettività. Quello delle "Iene", forse nei limiti della violazione della "privacy" e da verificare nella sua vericidità anche scientifica, è stato tale. Avrebbe, dico avrebbe, scoperto che quelli che vengono chiamati deputati, "onorevoli" etc. etc. sarebbero - uno su tre- drogati!! Scandalo. C'é chi ha chiesto un test - quello sull'eventuale uso di droghe- sui parlamentari eletti. Poveri noi, ormai non ci possiamo fidare più di nessuno. Scopriamo che ci rappresenta politicamente forse è un drogato, che il sacerdote al quale confidevamo le nostre confessioni ha moglie e figli, che quell'altro è anche pedofilo. E che dire delle nostre "star" musicali, cinematografiche, delle modelle belle ma drogate? Un mondo, questo, in parte malsano, anomalo, anormale. Già, il vecchio concetto di normalità non esiste più. Ma lo sapevamo. Diciamola tutta, se fosse vero quello che avrebbero scoperto le "Iene"- anche in parte- non ci scandalizzeremo più di tanto. Di normale oggi esiste ben poco. Ma ecco che un giorno navigando su Internet, scopro con gran piacere che un mio articolo sullo omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaya e pubblicato sul portale giornalistico Infocity (http://www.infocity.it/) è stato postato su Disabiliforum.com presumo da Simone. L'articolo, una volta postato è stato letto e commentato. Ma.... un attimo in questo mondo anormale ci siamo dimenticati di loro, di coloro che vengono definiti disabili, handicappati. Colpiti da diverse tipologie di malattie, loro i disabili, continuano giornalmente a vivere - insieme alle loro famiglie- in modo trasparente la loro disabilità. Loro,infatti, non hanno niente da nascondere. Le "Iene" possono anche andarci ma non troverebbero niente di anormale. Anzi troverebbero tanta solidarietà tra loro tanto che Simone e la mamma Chiara hanno un sito- http://www.chiaraesimone.altervista.org/ - dove mettono a disposizione la loro esperienza al servizio di tanti che lottano giornalmente per le loro disabilità! In un mondo anormale, proprio da chi verrebbe definito tale, vengono le migliori testimonianze di amore e solidarietà. Mi viene un dubbio...... Ma se mettessimo al posto di questi deputati, magari per un mese, questi ragazzi disabili e le loro famiglie chissà se il mondo politico, e non, diventerebbe più normale. Tra l'altro hai ragione caro Simone, un diritto non è un diritto se riguarda solo qualcuno. E' un privilegio.

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