martedì 13 novembre 2007

QUESTI SONO I VERI BLOG

Blog, blog, blog. Bla, bla, bla. Ieri sera Bruno Vespa e company si mostravano tutti stupiti riguardo il fenomeno dei blog usati dai ragazzi come una sorta di diario on line. Prendendo spunto da quelli di Amanda Knox e Raffaele Sollecito era quasi un coro di scandalo su queste nuove forme di comunicazione. Sì, perché questo sono i blog. Nuove forme di comunicazione (facenti parte dei media digitali ) che come tutti gli altri media sono anche usati in modo distorto purtroppo. Prendiamo la televisione ad esempio. Ma voi sapete quello che va in onda la sera tardi sui canali privati, satellitari? E i giornali? Ma voi, benpensanti, vedete come sono piene l'edicole di quelli pornografici? Suvvia.. Purtroppo, e ripeto purtroppo, non sempre tutto si può controllare (o si vuole controllare). E ciò sarebbe opportuno forse. E poi ci sono le persone malate che usano You Tube come grancassa per i loro deliri. Fermateli. E prima magari che vadano on line. Dove sono infatti le famiglie di questi ragazzi quando loro si "confessano" sui loro blog? I blog sono altro. Sono l'altra faccia dell'informazione muta e servile. Esempio. - Aldo Bianzino 1), 44enne di Pietrasanta, arrestato per coltivazione di canapa indiana sul suo orto è morto nel carcere di Capanne. Pare perché pestato a morte. E' stata aperta un'inchesta per omicidio volontario;

- Prodi è finito sul Financial Times perché ha dichiarato di non sapere con esattezza quanti sono i rumeni entrati nel nostro paese. Pare che sappia, invece, quanti sono le aziende italiane che investono in Romania.

Alcune organizzazioni italiane, sensibili al problema, si chiedono quanti sono i bambini che effettivamente vivono nei campi nomadi. Pare che nella sola città di Bologna su 11 bambini:

3 erano realmente i figli dei genitori, 5 erano "in affitto" e dei 3 restanti non si sapeva nulla....;

- Gioacchino Genghi, l'esperto nominato da Luigi De Magistris, è stato rimosso dalla Procura di Catanzaro insieme al capitano dei Carabinieri Pasquale Zaccheo che aveva seguito la nota inchiesta "Why Not".

Queste notizie non le ho trovate sui siti on line d'informazione bensì su un blog, quello di Beppe Grillo.

Evidentemente neanche Vespa e company le conoscevano. Altrimenti ci avrebbero informati. Non credete? E al di là di "Chi l'ha visto", "Annozero", "Report" non saprei dove trovare un'informazione libera nella televisione italiana.

Informazione libera ma a stento. Se potessero.....

Anche il giornalista di Repubblica.it evidentemente è "distratto". 4)

Oltre il diario on line (nel bene e nel male ) i blog, per me, sono altro.

Sono quegli strumenti di comunicazione che permettono a molti italiani di non avere al posto della bocca una cerniera.

1) http://www.beppegrillo.it/2007/11/cristo_si_e_fer.html

2) http://www.beppegrillo.it/2007/11/non_lo_sa_nessu.html

3) http://www.beppegrillo.it/2007/11/tritolo_why_not.html

4) http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/perugia-uccisa2/generazione-youtube/generazione-youtube.html

5 commenti:

Finz ha detto...

Romano, ho appena finito di scrivere un post sullo stesso argomento, ma il tuo rende ancora meglio!

LauBel ha detto...

Sottoscrivo e condivido... non potevi essere più chiaro e diretto! Grazie a nome di tutti i blogger che desiderano "solo" che si sappiano quelle verità che si tendono sempre più a celare...!
alla prossima!

Romano Scaramuzzino ha detto...

@LauBel

troppo buona :)

Ciao

Giovanna Alborino ha detto...

romano ottimo post, hai centrato...e grazie ai blog che le notizie si sanno nel migliore dei modi, grazie anche ai commenti di ognuno, perche' io posso anche ascoltare il tg e farmi un idea mia, quando leggo i commenti spesso mi ricredo...un blog e' un insieme di notizie che messe insieme fanno la notizia esatta

Francesco Candeliere ha detto...

Concordo pienamente con questo chiarissimo post.Un saluto