giovedì 20 dicembre 2007

I "PENTITI", LE VITTIME, GLI EROI E LA "MEMORIA"

Un consiglio: non leggere questo post! Soprattutto se hai poco tempo, non leggerlo. Veramente. Sei andato via? Bene. Chi te lo farebbe fare di leggerlo...Non ti voglio offendere assolutamente caro lettore. Ma se hai seguito il mio consiglio hai fatto bene. Mi hai mandato pure a quel paese? Ci sta!

Però, se sei ancora qui, un pò ne sono contento.

Vedi, anch'io ho avuto poco tempo ultimamente. Ma ho sempre letto online e cartaceo e visto un pò di TV, ma di qualità. Sai, se anche tu sei memore o reduce del "Guardatevi le spalleeee.." di Simona Ventura o dell'ennesimo reperto (feci, sangue ) che "pomposamente" il Bruno Vespa o il suo alter-ego Mentana ti hanno propinato allora mi capirai e capirai.

Per fortuna a questi programmi, a questa informazione (??) c'é un'alternativa.

Un esempio? Lunedi scorso, l'ultima puntata di quest'anno di "Chi l'ha visto?".

IL "PENTITO"

Anche questa volta la trasmissione si occupa ancora ed anche del caso di Denise Pipitone. Ultimamente c'é un "pentito", tal Giuseppe D'Assaro che afferma che a rapire Denise è stata la sua ex-moglie Rosaria Pulizzi, sorella del padre naturale (Pietro Pulizzi) di Denise e a buttare il cadavere, dopo che è stato tenuto in un frigorifero, in mare è stato proprio lui.

Ebbene, chi è D'Assaro? Il primo omicidio lui lo compì nel giugno del 1985 uccidendo a colpi di bastonate un vecchio di 75anni per pochi spiccoli. Fu arrestato e condannato, per questo omicidio, per poi uscire di galera alla fine del 2005. Durante il suo periodo di detenzione, il D'Assaro, usufruì di diversi permessi premi (anche nel periodo in cui effettivamente fu rapita la piccola Denise).

C'é un problemino però. Di poco conto...Un altro omicidio. Sì, lui nel luglio scorso si costituì ai Carabinieri per l'assassino atroce di Sabina Maccarone. C'era di mezzo, pare, anche un traffico di droga e la Camorra. Secondo il D'Assaro, Gianni Melluso sarebbe stato il mandante d questo omicidio.

Dopo questo ennesimo arresto, D'Assaro, diventa "collaboratore di giustizia" entrando di diritto nel programma di protezione previsto dalla legge..... Ultima rivelazione: quella su Denise.

Nello studio di "Chi l'ha visto?" si narra anche che nel passato lui avrebbe incolpato il padre, ora morto, il quale, in seguito, risultò essere innocente. (nota bene: però un pò di carcere, il padre, naturalmente se lo fece...).

Dice in studio il legale della sig.ra Pipitone, la madre di Denise, che il D'Assaro racconta mezze verità. Infatti il padre, all'epoca, non c'entrava ma i reati sì. Sai che consolazione... L'indagine va avanti. (http://64.233.183.104/search?q=cache:PkqqU7nPNgIJ:www.liberta.it/default.asp%3FIDG%3D712112016+guseppe+d%27assaro&hl=it&ct=clnk&cd=9 ).

I "PENTITI"

Andrea Purgatori è un bravo giornalista. Si occupa magistralmente di giornalismo d'inchiesta. Vedo un suo progamma, su RaiSatextra, di approfodimento su quelle che furono alcune drammatiche e "strane" vicende italiane. Guarda un pò, la puntata approfondisce il caso (triste e drammatico) di Enzo Tortora. Una cosa è leggerla la storia, una cosa è ascoltarla. Vi assicuro che (ri)vedere Tortora ammanettato e sbattuto in prima pagina (così come avvenne nel 1983 ). Sentire la sua voce, vedere o rivedere in modo preciso come fu accusato, da chi, come fu condannato, come fu prosciolto da ogni accusa (anche se gli fu negato "l'errore giudiziario") e come mori fa spavento.

Andrebbe, "il caso Enzo Tortora", ricordato nelle scuole. Scritto sui libri di testo. Una pagina che fa vergogna allo Stato italiano, a parte della sua magistratura e giornalismo. Ma la memoria, per queste cose, in Italia è debole.

Ci sono due cose che legano in un certo qual modo "il caso di Denise" a quello di Tortora. Pentiti. Furono i cosidetti "pentiti" ad accusare Tortora e a mandarlo in galera. Ed indovinate chi era uno di loro, uno che nell'approfondimento di Purgatori lo si vede nelle gabbie, che apostrofava Tortora con il nome di "Enzino". Uno di quelli che parlò e ci giurò sopra di Tortora come un esponente della Camorra? Gianni Melluso. Si quello che avrebbe commissionato un omicidio al D'Assaro.

Se nel caso di Denise si parla di mezze verità nel caso Tortora non ne fu trovata nemmeno mezza.

http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Tortora

LA "MEMORIA" Terzo ed ultimo atto di questo post. Ieri sera La7 trasmette un interessantissimo documentario: "La memoria ha un costo" http://www.gruppoabele.org/Index.aspx?idnews=48317 . Un documentario sulle mafie che attraversa la Campania, la Calabria, la Sicilia. A "memoria".

I protagonisti sono i ragazzi di "Libera", Don Ciotti, le vittime delle mafie, i parenti che sono rimasti, la Bella Italia che lotta insieme a loro.

E' notte..so che continuando non scriverei bene ma vi posso garantire che (ri)vedere le immagini della strage di Capaci (alcune erano inedite), la strada dove morino Falcone, gli agenti, la moglie stravolta dal tritolo (vedi la foto sopra). Vedere come sui i beni confiscati alle mafie questi ragazzi, queste associazioni come quella di Don Ciotti hanno costruito, tra mille difficoltà ed anche paure, il "bene" ti rende orgoglioso di essere italiano.

Una grande emozione.

Ci ho provato. Ci ho provato a trattenermi ma poi..

Prima gli occhi un pò lucidi poi qualche lacrima mi è scesa.

4 commenti:

Giovanna Alborino ha detto...

i due programmi che hai citato sopra non li conosco, del resto la scomparsa di denise nonostante se ne stanno dicendo tante in proposito, rimane ancora un caso irrisolto..
i giudici borsellino e falcone, sono stati due esempi importanti della storia della nostra giustizia italiana..quello che rimane oggi e' tutto spazzatura..salvo qualche altro che merita elogi..
buona giornata

Pino Amoruso ha detto...

Complimenti per il post...mi è piaciuto tantissimo...d'accordo sul caso Tortora da portare d'esempio nelle scuole.Purtroppo il lato negativo dei pentiti è questo. Non dimentichiamoci tuttavia che un pentito, Buscetta, ha contribuito in modo decisivo ad infliggere una grande sconfitta a Cosa Nostra.
A presto

LauBel ha detto...

mamma mia Romano, che post!
l'eleganza dell'invito a non andare oltre con la lettura nel caso no si avesse tempo è stato proprio l'imput che mi ha fatto proseguire (a prescindere dal fatto che passo sempre molto volentieri da queste parti!!!)... e ho fatto bene!
hai parlato di alcuni casi sconcertanti della nostra cronaca, di esempi assurdi di quando il meccanismo stato-giustizia si inceppa... difficile commentare, in caso come questi dico che il mio cervello "va in stand by"... e poi, per la tua commozione a seguito del servizio su La7... lo condivido in pieno...
alla prossima

Romano Scaramuzzino ha detto...

Hai ragionissimo, Pino, su Buscetta. Però dall'altra parte c'era un giudice di nome Falcone al quale, se Buscetta diceva falsità, lui lo denunciava.

Ciao, a presto