mercoledì 21 giugno 2006

FILM IN TELEVISIONE: "LE CHIAVI DI CASA"

Nelle giornate "buie e tempestose" della nostra vita ci può venire in soccorso una canzone o la musica oppure un film. Accendere il televisore e trovare in programmazione Le chiavi di casa di Gianni Amelio è come una sorta di ancora di salvataggio. E così sarà stato per tanti come me che hanno avuto il piacere di ammirare questo film recentemente trasmesso da Sky. Ispirato dal libro Nati due volte di Giuseppe Pontiggia il film narra la storia di un abbandono e di un nuovo incontro che sarà poi per sempre. Gianni,infatti, giovane padre interpretato da un grande Kim Rossi Stuart rifiuta ed abbandona al momento della nascita il piccolo Paolo che perde la madre morta durante il parto. Gianni sconvolto per la perdita della moglie rifiuta Paolo,nato con un handicap. Ma le loro strade si riuniranno quindici anni dopo quando convinto dai suoi parenti Gianni decide di accompagnare Paolo a Berlino per nuove terapie. Sarà Paolo,intrepretato da un mitico Andrea Rossi che nella vita è un diversamente abile che si cimenta con successo nel nuoto,a dare coraggio e forza al padre. La scena nella quale Paolo sotto le direttive di una dura tedesca si impegna con tutte le forze nella terapia chiedendo il tempo di poter respirare tocca il cuore. Il padre,allora,interviene in aiuto del figlio rendendosi conto del peso che il figlio porta ogni giorno. Sì! Perché spesso nella vita di tutti i giorni ci si dimentica che i primi a soffrire delle loro condizioni di malattia,di sfortuna sono proprio loro: gli ammalati. Sono loro che soffrono che lottano che fanno dure e talvolta oltremodo duri sforzi nel tentativo di curarsi. Sarà,infatti, Ganni ad accorgersene di ciò ed a far ritornare il sorriso in un già simpatico Paolo che parla con cadenza romanesca in un viaggio in Normandia. Lì,lontani dalle asettiche stanze di un ospedale,padre e figlio si ritroveranno ancor di più. E sarà lontano anche per Gianni il ricordo di Nicole(interpretata da Charlotte Rampling) madre di una ragazza gravemente handicappata che gli confessa i suoi gravi momenti di dolore e sconforto . Liberi! Finalmente liberi anche dal treppiede che usa Paolo e che Gianni butta in mare i due si preparano in un ritorno a casa dove il padre ha già provveduto a far preparare una stanza per il figlio. Liberi,autonomi e come se Paolo avesse le chiavi di casa che simboleggiano la maturità,l'indipendenza dei figli. Nell'ultima scena Gianni avrà un momento di sconforto,di senso di colpa ma sarà sempre Paolo a dargli la forza di superarlo perché in fondo Paolo è abituato alla sofferenza e come superarla. Per lui pane quotidiano. Vuoi vedere quindi che i più forti sono quelli che spesso con ignoranza e in modo dispreggiativo vengono definiti handicappati e malati? I pesi,quando si portano insieme,perdono parte del loro carico e cosi sarà per Gianni e Paolo e per tante brave famiglie che nella vita di tutti i giorni affrontano queste fatiche e che sono l'altra faccia,quella per bene, di una Italia veramente inguaribile .

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