LE ALI DELLA LIBERTA'
"Le Ali della Libertà" è un film del 1994 tratto da un racconto, "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank", di Stephen King.
Film drammatico, a volte duro, ha avuto 7 nomination all'Oscar del 1995.
La trama. Siamo nel 1947 e il banchiere Andy Dufresne del New England, interpretato da un magnifico Tim Robbins, viene ingiustamente condannato a due ergastoli per l'uccisione della moglie e del suo amante e quindi rinchiuso nel carcere di Shawshank.
La vita carceraria di Andy risulterà più drammatica di quanto lui potrà prevedere non solo perché vissuta da innocente ma anche per la convivenza con il corrotto direttore e il personale violento del carcere. Come se non bastasse Andy verrà più volte violentato dalla banda "Le Sorelle" che miete vittime in questo luogo infernale. Andy, però, conoscerà e stringerà un rapporto di amicizia con Red (interpretato da Morgan Freeman). Red è conosciuto nel carcere come abile procacciatore di cose e proprio da lui Andy, appassionato studioso di minerali, si procurerà prima un martelletto e poi anche un grande poster di Rita Hayworth.
Stringendo legami, grazie alle sua abilità nel campo finanziario, con il direttore e il personale del carcere Dufresne, nonostante le varie vicissitudini, andrà avanti ma con un solo obiettivo. Il suo forte senso della speranza, la sua forza interiore, la sua intelligenza avranno la meglio su quello che poteva diventare un futuro infernale perenne.
Andy riuscirà ad evadere (non vi dico come e non aggiungo altro sul film per chi lo volesse vedere). "Le ali della libertà" è comunque un film sul riscatto, la speranza e la redenzione. Un film da vedere.
" Detenuto in attesa di giudizio" è invece un film del 1971 diretto da Nanny Loy. La trama. Il geometra Giuseppe Di Noi (Alberto Sordi) da anni si è trasferito in Svezia dove si è creato una famiglia e un lavoro rispettabile.
Giuseppe decide, un giorno, di tornare in Italia per una vacanza ma viene inspiegabilmente arrestato alla sua frontiera.
Condotto in un carcere di isolamento Giuseppe vive un vero incubo vittima di un errore giudiziario. Durante la sua permanenza viene pure violentato da altri carcerati.
Quando finalmente la moglie e l'avvocato di Giuseppe riescono a dimostrare la sua innocenza, il personaggio del film è ormai segnato irrimediabilmente nel fisico e nella mente.
Alberto Sordi con questa interpretazione vincerà l'Orso d'oro al Festival di Berlino.
Il film di Nanny Loy è la prima e chiara denuncia sull'inadeguatezza del sistema giudiziario e carcerario italiano. E siamo nel 1971....
Anno 2008. I film si sono spesso ispirati alla realtà ed a volte anche su di essa hanno profetizzato. Leggere però questa notizia 1) che avuto scarsa se nulla risonanza mediatica (vedi i telegiornali) e sociale mi scandalizza non solo per il suo contenuto ma anche e soprattutto per l'inerzia, l'assoluta indifferenza, la paralisi delle menti e delle anime di tutti coloro che rappresentano quello che ancora oggi si vorrebbe definire un paese civile come l'Italia.
Riassumo la notizia. " Un uomo di 40anni omosessuale, detenuto in un carcere calabrese, viene ripetutamente violentato dai suoi compagni di cella i quali, una volta scoperto la sieropositività dell'uomo, lo picchiano e lo minacciano di morte. Il detenuto, arrestato lo sorso giugno per furto, viene in seguito trasferito in una cella di isolamento con topi e scarafaggi e poi trasferito ad altro carcere.
Il tutto viene denunciato da Franco Corbelli leader del Movimento dei diritti civili. L'uomo è ora agli arresti domiciliari. L'Arcigay denuncia che quotidianamente vengono violentati da singoli o in gruppo gay ed eterosessuali nelle galere italiane".
Adesso mi domando, dove è finita la civiltà italiana. Dove sono i politici che rappresenterebbero il nostro Paese e gli intellettuali. Dove è la coscienza di un popolo ormai addormentato, anestetizzato, umiliato come quello italiano che delega al singolo sia nello sport che nella società il ruolo di salvatore ed eroe. Dove sono quei politici che una volta facevano 'visite a sorprese' nelle carceri e nell'allora manicomi. Dove sono i registi come Loy.
Dove è la dignità dell'italiano. Dove è riposta la possibilità di un sana disobbiendenza civile che si potrebbe attuare nella prima e semplice delle cose e cioè nel non pagare il canone Rai, farsi sigillare i suoi canali e meglio ancora spegnere del tutto la tv boicottando così la pubblicità che porta soldi solo ed esclusivamente ai soliti noti.
Chi ricucirà "le ali" spezzate di questi uomini feriti nel fisico e nell'animo. Bé, se è questa l'Italia di oggi allora, io, mi vergogno di essere cittadino italiano.
16 commenti:
Non l'ho visto ma non è tanto il mio genere, io sono da commedia ed action movie ma mi piacciono anche i musical.
Vedo un po' di tutto anche thriller e impegnati anche se questi ultimi un po' mi stufano, evito accuratamente gli horror ma non snobbo i comici.
:)
@ Glitter: MA LE NEWS, LE LEGGI?? ;)
Bellissimo e intenso post, il tuo, Romano che - partendo da due film di una ventina circa di anni fa, dimostra come inesorabilmente stiamo cadendo sempre più in basso. Siamo ormai lobotomizzati da Mediaset e da tutti i canali TV che andrebbe buttata perché sta producendo danni irreparabili alle menti.
Conosco entrambi i film che hai citato: lasciavano una speranza.
La notizia sul giornale, che non vale neppure la pena di essere allargata per una maggiore conoscenza di un fatto molto grave, non lascia speranza invece.
E' lo specchio di ciò che siamo diventati.
Ciao Romano!
Ho visto il primo film che hai citato, è molto crudo, cosi' come le realtà nei carceri che tu hai descritto...
Buon fine settimana Romano.
Post molto intenso; hai esordito citando due capolavori del cinema, per arrivare ad una notizia di cronaca a dir poco sconvolgente. E' assurdo che si verifichino tali atrocità...
A presto ;)
non ho lettoilpost... + tardi e ho sonno
però uno dei miei film preferiti è proprio "le ali delal libertà2 bellissimo.. mai visto "la forza del singolo"? stupendo razzismo e apartheid
buona giornata!
@ Convolvolo, Raggio di Sole e Pino: grazie per i vostri commenti;
p.s.: OGNI TANTO E' CORRETTO GUARDARE IN FACCIA LA REALTA'!
A VOI UN CARO SALUTO
@ Valeh: Benvenuta; sei capitata a questo blog giusto quando ho pubblicato un post lungo e impegnativo, spero che la cosa non ti abbia annoiato; 'La forza del singolo'? no, non l'ho visto. Adesso mi informo bene sulla trama. Ciao
Sono notizie raccapriccianti e come hai detto tu passano nell'indifferenza generale quasi fossimo anestetizzati. Si accetta tutto, anche quella di pagare un Canone Rai dove ci fanno vedere cosa gli pare e di programmi con un valore sociale non se ne parla neanche.
Buon weekend, Virgilio
Caro romano, è un vero schifo.
Il film di Loy l'ho visto molti anni fa. bellissimo.
Ho visto il film di sordi e ho partecipato a tutte le sue tristi vicissitudini... Del primo hai accennato tu , deve essere atroce trovarsi in carcere sapendo di essere innocenti...
Le ali della libertà è tra i miei top-ten movie di tutti i tempi quindi... penso abbia già capito il mio pensiero a riguardo. Semplicemente una pellicola GENIALE!
Il film con Sordi invece altro non è stato che un terribile prologo a tante situazioni giuridicamente "senza nessun senso" che poi avremmo visto negli anni a venire.
Bel parallelismo, bel post!
ottimo le ali della libertà.
Leggendario tim robbins quando spiega a uno delle sorelle che qualunque cosa gli metterà in bocca lui la morderà.
@ Virgilio R.: è un piacere riaverti qui
@ Simo: ma che schifo....
@ Stella: questo è stato messo in galera per aver rubato un tubo di rame (o una cosa del genere); il figlio di Riina invece è stato scarcerato. :(
@ Chit: grazie tante :)
@ Prefe: benvenuto e grazie della visita :)
Romano va in galera pure chi ruba una mela al mercato...
@ Stella: siamo nelle mani di Dio
Ho visto entrambi i film, ma le notizie di attualità superano di gran lunga la fantasia degli autori di denuncia.
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