venerdì 27 febbraio 2009

PAROLE E RESPONSABILITA'

"E' stata una fatalità poiché l'arma usata (per l'omicidio n.d.a.) era un coltellino. La vittima è stata colpita in una parte vitale del corpo". Così si sarebbe espresso il procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, in relazione al recente omicidio avvenuto a Catanzaro 1). A Milano, invece, un uomo di 52 anni è morto dopo che un' auto, in seguito allo scontro con un'altra vettura, è andata ad abbattere un semaforo che ha travolto il pedone uccidendolo. In questo caso il telegiornale della sera ha parlato di 'fatalità', probabilmente in modo corretto. Ma se gli organi di informazione, soprattutto quelli della televisione, approfondissero le notizie date (mi riferisco alla prima che ho citato) scoprirebbero tante realtà che solo chi li vive, in quanto anche solo residente, conosce e che spesso sono nascoste dietro a parole mal poste. Ma, 'giustamente', la televisione in genere ha altro a cui pensare. E poi siamo in pieno reality tv e quì, le parole inutili, abbondano. E dopo le scene di isteria andate in onda sul 'Grande Fratello', e dopo che una sua concorrente, Federica, (eliminata dal gioco ma ancora ospite dei programmi Mediaset) ha detto e ribadito come sono molto 'avanti' coloro che vanno in discoteca 'con dei nani al guinzaglio' 3) e dopo che un altro concorrente, anche lui eliminato ma in modo tardivo, di nome Paolo Mari, ha dato del suo meglio (o del suo peggio) con scene incredibili4) mi potrei sentire anche io libero di usare parole a vanvera, senza preoccuparmi delle mie eventuali responsabilità e senza soprattutto che nessuno me ne possa chiedere conto. Ma personalmente preferisco attenermi ancora 'alla vecchia regola' e cioé che:

"Parole poche pensate
portono pena
pensa perciò parlare
parole poche
per poter portare
perpetua pace"
Ed, aggiungo io, anche un'esatta analisi del problema che spesso è a monte di alcuni delitti.
1) http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_23/catanzaro_fermati_rom_omicidio_336e2b78-018e-11de-91dc-00144f02aabc.shtml 2) http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_febbraio_27/pedone_travolto_semaforo_grave-1501041671214.shtml 3) http://www.youtube.com/watch?v=aFgQ_0lDePg 4) http://www.youtube.com/watch?v=1edHYxLWsyQ

3 commenti:

Pino Amoruso ha detto...

Capisco quel che dici; ho vissuto per anni in quel quartiere di Catanzaro ribattezzato Bronx. Sono stati costruiti tanti alloggi popolari senza alcun criterio, alloggi poi assegnati in gran parte ai rom in cambio di voti e senza alcun criterio. Oggi quella zona, mi riferisco a Viale Isonzo, è praticamente invivibile.

Romano Scaramuzzino ha detto...

@ Pino:

E' vero quello che scrivi, ma c'é di più. Cose che gli organi preposti a livello nazionale CONOSCONO MA FANNO FINTA DI NON SAPERE.

E'IMPORTANTE anche SOTTOLINEARE, semmai ce ne fosse bisogno, CHE IL NOSTRO NON E' UN DISCORSO RAZZISTA.

Alla base del problema c'é un prolema della micro/macrocriminalità e della qualità della vita di questa città.

Anonimo ha detto...

Buona sera Romano,
che dire? Leggendo dell'omicidio di Catanzaro mi assale una sensazione di nausea e terrore; con una giustizia così chi ci potrà mai proteggere? Chi protegge i nostri ragazzi?
Per il resto non ho davvero parole.

Un abbraccio.........
Zahxara